(RI)SUONO_Nel nome di un padre


L’esercizio del calcio balilla_CONCERTO A PIU’ MANI

Un progetto di Elisa Gandini, Davide Fabbri, liberamente letto e performato da Dario Neri

Il patrimonio musicale che ho ricevuto da mio padre si risolve in pochi elementi semplici, persi sulla soglia di un tempo lontano, dai contorni erosi. Si è concretizzato nella percezione e nell’ascolto del suono delle cose, del fare o dell’attraversare e nel mulinare di tutti questi elementi insieme. Nella vana effervescenza di un bicchiere di cedrata in cui, lento, si scioglie un ghiacciolo al limone. Il suo valore si è speso nel campi di calcio balilla, tra le pareti di un oratorio. E’ il suono della materia che può farsi altro e tradursi in concerto, a colpi di vita. Tra grida e silenzio, in eterna sospensione tra gioco e battaglia. Tra incitazione e partecipazione. Libera.

Davide è un libero ascoltatore, fruitore, produttore di musica elettronica e dj. E’ direttore artistico del Diagonal Loft Club e cura il suono per Città di Ebla. Elisa è un’artigiana appassionata, la precisione è una cifra tipica del suo operato (tra i suoi lavori, Braun Eva e Ballet Domestique). Collabora con Città di Ebla fin dagli esordi realizzando scenografie, partiture e significati. Insieme si interrogano sulla questione musicale del festival Ipercorpo da anni. Puntualmente si presentano agli esami.

Dario Neri, classe 74’, nato in Toscana vive a Forlì. Figlio di Luigi, modellista di scarpe da donna e di Diva, casalinga e sarta. Fratello minore di Davide e Dante. Marito di Elisa e padre di Margherita. Musicista polistrumentista e tecnico del suono. Ama la musica, ma, più di questa, il suono e le leggi fisiche ed emotive che ne compongono trama e ordito. Al suo attivo molteplici collaborazioni con tanti artisti italiani e stranieri in tournee, festival e club. Tra i suoi ultimi progetti in solo: Macchine Sonore, Tavolo Sonoro e Chordae.