Oasi


di: Muna Mussie
Con: Sherif Mussie
Coproduzione: Città di Ebla/Ipercorpo 2018 e Santarcangelo dei Teatri
Sostenuto da: Xing

Oasi, la nuova creazione di Muna Mussie, è la naturale prosecuzione del suo lavoro precedente, Milite Ignoto, che termina con alcune riflessioni di sua nonna sulla figura del fantasma. Oasi è una riflessione sulla società e sul ruolo dell’uomo contemporaneo che è sempre più simile ad un fantasma e, con l’espansione delle città e della tecnologia, al pari degli animali, non sa più dove nascondersi. Naturale approdo di questi pensieri è il concetto di “oasi”, che rappresenta un luogo, un’apparizione e un’idea entro quale si racchiudono differenti mondi.
La mia Oasi – spiega Muna – si presenta come una bolla trasparente, un luogo chiuso e raccolto ma visivamente esposto all’occhio esterno. Forse i fantasmi e gli animali si nascondono nelle nostre paure e fantasie. Oasi è il luogo per accogliere queste paure o liberarle“. Anche quest’ultimo lavoro dell’artista e performer eritrea si sviluppa all’interno del suo percorso di ricerca sui nuovi linguaggi della scena per dare una forma alla tensione tra dentro e fuori, micro e macro, pubblico e privato, l’io e l’altro da sé.