Trattare l'aria⎪Margherita Morgantin


a cura di: Davide Ferri
con la collaborazione di: Miral Rivalta

Margherita Morgantin, COSINUS (Venti Cosmici) ⎥ Installazione, Orti Boschetto Lungo Reno- 09-05-2021 Xing/Live art week/ Art City Bologna ⎥ ph. L.Ghedini

L’espressione “trattare l’aria” sembra sottesa da un desiderio che ha a che fare con il presente: è in fondo quello che vorremmo fare tutti da qualche tempo a questa parte. Trattare l’aria nel senso di trovare un modo per vedere l’aria: colorandola, perché no, di toni che ne segnalino le zone di pericolo, quelle tossiche, le correnti da cui stare alla larga…

Se ci penso trattare l’aria, cioè utilizzare ciò che è invisibile, pulviscolare, incorporeo alla stregua di un materiale (Invisibile, incorporeo: era questo il titolo di una mostra di Pier Luigi Tazzi di alcuni anni fa) è un desiderio più antico e profondo, e anche un’ambizione irriducibile degli artisti, che può tradursi in un racconto che va da Duchamp a Cai Guo Qiang, per prendere solo un segmento di una storia che potrebbe retrocedere di molto, o avanzare fino a questi anni.

Gli artisti inclusi nella sezione di questa edizione hanno provato, in modi diversi, a trattare l’aria. C’è chi ne ha fatto una forza in grado di agire sul corpo dell’opera, chi l’ha resa una forza visibile, chi ha provato a descriverne i movimenti, chi l’ha rappresentata con gli strumenti del disegno e della pittura. I lavori presentati, uno alla volta per sei giornate distribuite nelle due settimane di Ipercorpo, compongono insieme, più che una mostra, una partitura che, come una corrente d’aria, attraversa i diversi spazi del festival. – Davide Ferri


L’artista ⎪ Margherita Morgantin

Margherita Morgantin è nata a Venezia, si è laureata in Architettura all’ I.U.A.V., in Fisica Tecnica, studiando metodi di previsione della luce naturale.
È artista visiva. Il suo lavoro si articola in linguaggi diversi che spaziano dal disegno al testo alla performance. La sua ricerca riguarda da sempre l’attenzione climatica, da cui deriva una pratica concettuale e meteo-simbolica Ha partecipato a mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero, presso Musei, Istituzioni pubbliche e private. Nel corso della sua pratica ha collaborato con molti artisti/e e coreografi e con il collettivo filosofico femminile Diotima. Insegna Anatomia artistica, e semiologia del corpo all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha pubblicato un libro di testi brevi e disegni: Titolo variabile, Quodlibet, Macerata 2009;  Agenti autonomi e sistemi multiagente, (con Michele Di Stefano), Quodlibet, 2012; Wittgenstein, disegni sulla certezza, Nottetempo 2016, e Lo spazio dentro (con Maddalena Buri), Nottetempo e-pub, 2020. Sotto la montagna sopra la montagna, cronache, nottempo 2021.

Lavora anche con Pawel und Pavel, progetto collaborativo di scrittura e performance, avviato nel 2013 con Italo Zuffi.

Ingresso gratuito