Twin


Coreografia e concetto di: Luna Cenere
Visual di: Gilles Dubroca
Musiche originali di: Gerard Valverde Ros
Produzione: Compagnia Körper
Con il sostegno produttivo di: Ariella Vidach – AiEP e Fondazione CTR Centro Ricerche Teatrali/Teatro dell’Arte
Promozione e management: Domenico Garofalo
Con il sostegno di: ‘HOME Centro di Creazione Coreografica 2018’

ph. Cristina Valla

Twin, gemelli, due entità diverse eppure profondamente connesse come lo sono il nostro corpo, creatura che appartiene all’universo naturale, e la tecnologia, ossia quanto è stato prodotto dall’uomo nel corso della sua evoluzione. Un apparato naturale e un apparato tecnologico, l’uomo e la macchina entrano in dialogo in questa performance in cui il corpo di Luna Cenere si immerge nelle atmosfere digitali e illuminotecniche generate da Gilles Dubroca per scoprire come l’elemento fisico e l’elemento visuale possono relazionarsi e dar vita a nuove esperienze di percezione. Ciascun universo condiziona l’altro, il corpo innesca ritmi musicali e visivi e la luce determina a sua volta il respiro del corpo, in un complesso e raffinato gioco di equilibri capace di portare bellezza e stupore. Il tempo si dilata, il gesto diventa essenziale e immediato, la luce come una scultura, abita lo spazio scenico e si fa creatura viva accanto al corpo vivente.


L’artista ⎪ Luna Cenere

Non può essere che napoletana Luna Cenere: l’autenticità del suo corpo, spesso nudo in scena, racconta un legame profondo con un’eleganza antica, con la bellezza dell’arte e con lo sgorgare della vita che si respirano solo a Napoli. Ma se le radici affondano in Italia, il suo sguardo è estremamente europeo, come la sua formazione che la vede specializzarsi al SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance per poi prender parte al lavoro di artisti come Anton Lacky e Josef Frucek. Una laurea in Sociologia con indirizzo antropologico la dice lunga sui suoi interessi e sull’orientamento della sua ricerca artistica che la porta a vivere tra Napoli e Bruxelles. Luna Cenere esplora il corpo per cogliere le relazioni con l’interiorità più profonda di ciascuno di noi, si spinge ad osservare le interazioni con lo spazio, con le tecnologie e dopo l’esperienza da interprete firma le sue coreografie trovando uno stile unico ed estremamente originale che ha preso il via con il pluripremiato solo Kokoro, già ospite di Ipercorpo.