Stefano Pilia/Paolo Spaccamonti


L’uomo con la macchina da presa

Sonorizzazione del capolavoro sovietico del 1929, diretto da Dziga Vertov

chitarra elettrica, elettronica: Stefano Pilia
chitarra elettrica: Paolo Spaccamonti

ph. Alberto Nidola

L’uomo con la macchina da presa diretto dal regista sovietico Dziga Vertov è il monumento del cinema costruttivista sovietico, un vorticoso mosaico sull’utopia dell’uomo-macchina. Nonostante la sua indiscussa reputazione, questo classico del cinema muto non è mai stato mostrato con la musica che lo stesso Vertov aveva immaginato per il film, e che fu eseguita soltanto alla sua prima uscita. I musicisti Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti, dopo l’esperienza con C’era una volta di C.T. Dreyer e più di recente con il capolavoro Greed di Erich von Stroheim (entrambi prodotti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino) si incontrano nuovamente sul palco, questa volta in duo, per dare voce e suono ad una delle ultime espressioni dell’avanguardia cinematografica sovietica.

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Stefano Pilia è un chitarrista e compositore elettroacustico nato a Genova. Il suo lavoro prende corpo a partire dalla pratica esecutiva strumentale e attorno ai processi di registrazione e produzione, portando avanti una ricerca sempre tesa all’esperienza sonora come possibilità di indagine filosofica e creativa. Oltre alla produzione solista, è tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock. Suona con ZU, In Zaire, con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, nel “Sogno del Marinaio” con il leggendario Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria, e con la chitarrista Alessandra Novaga. Dal 2008 al 2016 è stato parte dei Massimo Volume, dal 2012 e dal 2015 parte degli Afterhours. Ha lavorato frequentemente per la realizzazione del suono per produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte.

Chitarrista e compositore torinese, Paolo Spaccamonti è diventato in dieci anni di carriera uno dei nomi di punta della scena avant italiana. La sua è una discografia ricchissima, fatta tanto di album in proprio quanto di collaborazioni con eccellenze del panorama musicale italiano e internazionale tra cui Jochen Arbeit degli Einstürzende Neubauten e Roberto “Tax” Farano dei Negazione. Ha lavorato per reading, televisione, teatro e cinema, e varie sonorizzazioni dal vivo di film muti prodotte dal Museo Nazionale del Cinema. È da sempre molto attivo anche dal vivo, sia da solo che insieme a colleghi come Ben Chasny, Jim White, Julia Kent, Damo Suzuki, Emidio Clementi, Alessandro “Asso” Stefana, Xabier Iriondo  e ad artisti e performer come Jacopo Benassi, Masbedo, Balletto Civile, Donato Sansone, Valter Malosti e il sound designer Gup Alcaro.