PHARMAKOS movimento II - Atto Barbaro


© Mark Ryden

Con: Valentina Bravetti
Parole: Elisa Gandini
Corpo del suono: Elicheinfunzione
Traiettorie: Valentina Bravetti
Ideazione, luci e regia: Claudio Angelini
Una produzione: Città di Ebla, Comune di Forlì, Teatro Diego Fabbri

Il nucleo della concezione di Pharmakos riguarda l’immaginare un incontro fra corpo sacrificale e corpo medico come punte estreme di una parabola sulla natura e l’evoluzione del senso del corpo.

Atto Barbaro è la storia di un corpo ammalato che trova una chiave per separarsi dal mondo.
Torna alla realtà in condizioni simili alla partenza, eppure non identiche. Il passaggio ne ha modificato uno stato, il passaggio lo mette in uno stato di azione che non è rappresentativo ma evocativo.
Il sonoro si gioca nella relazione tra un aria divina evocata ed una componente umana e sanguigna prelevata dal luogo dell’azione.
Creare una cavità, un antro che rende soffusa e ambigua la visione ma nello stesso tempo la amplifica. Nonostante si possa rimanere al di fuori dell’ambiente contaminato è possibile entrare in simbiosi con questo rito che viene attraversato cercando rapporti con il tempo e lo spazio “di un altro mondo”.

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