Studio per Tracce verso il nulla


Sulla conoscenza irrazionale dell’oggetto «piccola scatola blu cobalto»

ph. Laura Arlotti

Di e con: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
Suono: Roberto Rettura
Cura degli spazi: Samantha Turci

Un racconto in codice, espresso per simboli e ricordi di gesti che si intersecano in combinazioni complesse capaci di moltiplicare le “trasversali” non comunicanti. Allucinazioni che distruggono le forme drammatiche per ricomporle in un quadro astratto, ma mai incompiuto. Brandelli di fatti. Si presenta un puzzle misterioso fatto di allusioni e rimandi, universo inquietante e labirintico.
Il corpo e la parola fanno un passo indietro per recuperare una bestialità che è propria dell’umano ma che sta a lato di esso, un po’ scostata, nascosta: figuri ricurvi che esplorano uno spazio a loro familiare ma ostile, forse pericoloso. Figure bestiali, manifestazione di una visione, maschere grottesche. Il tempo è una sinfonia minimale di microaccadimenti che solo un rinnovato esserci (per l’azione) riesce a manifestare.

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