UNSPOKEN


Coreografia e interpretazione: Vincenzo Carta & Benjamin Vandewalle
Produzione: VzWWeGo
Coproduzione: Monty (Anversa), Fabbrica Europa, STUK Kunstencentrum (Leuven), col supporto del Governo Fiammingo, BUDA Kunstencentrum (Kortrijk), Rosas e Santarcangelo 07 International Festival of the Arts

Come definire un grado zero della comunicazione fisica? Come liberare il movimento per adattarlo allo spazio senza far uso della parola?
Su questo si sono interrogati Vincenzo Carta e Benjamin Vandewalle in Unspoken. Per dieci giorni, chiusi in uno studio di danza, senza possibilità di uscire e con il divieto tassativo odi parlare, i due danzatori hanno sperimentato, con una modalità del tutto singolare, la liberazione del corpo dalle gabbie che qualsiasi tipo di comunicazione verbale o non verbale codificata può creare. Un gioco all’amputazione comunicativa, all’eliminazione del giudizio, questo il loro stile: i due danzatori usano il silenzio per imparare ad adattare il proprio spazio e la propria creazione a quelli dell’altro. Solo dopo dieci giorni aprono le porte al mondo esterno, alla possibilità di indicazioni.

Non è il fine a giustificare i mezzi. I mezzi sono il fine stesso – VzWWeGo