La più piccola distanza


Di: Daniel Blanga Gubbay e Paola Villani
Con la collaborazione di: Danilo Morbidoni
Produzione: Pathosformel/FIES Factory One
Coproduzione: Centrale Fies
Con il sostegno di: Santarcangelo dei Teatri Festival 08 38^ edizione, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

Un primo quadrato appare in scena, scorrendo su un sistema di fili paralleli tesi orizzontalmente all’altezza del boccascena. Uno spazio destinato a riempirsi e svuotarsi di quadrati colorati che, entrando a differenti velocità da entrambe le direzioni, sembrino ogni volta sfiorarsi come cittadini al passaggio in una piazza affollata. Appaiono di continuo per scorrere nuovamente fuori, tessere irrequiete di un mosaico senza figurazione, in un gioco di colori costretto a convivere con l’inquietudine che due quadrati si possano toccare, andando a rompere il meccanismo perfetto. Il corpo ha abdicato in favore di forme pure, ha ceduto la scena ad un esercito bidimensionale di testimoni della vita quotidiana: sono esitanti o spediti e si cercano l’un l’altro, affollando la scena o muovendosi in solitudine. Come fossero singoli segni di uno spartito gregoriano in movimento, ogni quadrato trascina con se il suono di una nota: tutto ciò che sentiamo si manifesta nella presenza scorrevole delle forme sulle righe, tutto ciò che vediamo apparire è sorretto dalla propria voce corrispondente. Emerge una piccola sinfonia ad accompagnare e sorreggere gli eterni tentativi d’incontro di questa civiltà insoddisfatta.
La presenza del corpo umano è stata negata per costruire un sistema di segni che riconduca inevitabilmente ad esso: un ensemble di forme geometriche attraverso le quali studiare il nucleo fragile e irrequieto della passione che detta ogni movimento. Come in un incantesimo, i corpi si sono trasformati in quadrati anonimi, ridotti alla sola presenza geometrica, imprigionati in un sistema astratto che necessita di essere ricostruito affinché riemerga d’improvviso il carattere umano di ogni incontro.

Pathosformel nasce a Venezia nel 2004 riunendo elementi provenienti da differenti discipline, nell’intenzione di ripensare le priorità all’interno degli elementi che compongono una partitura performativa: lavoro su corpo ed immagini, soluzioni artigianali e tecnica, rapporto con lo spazio e con i materiali, non predominano l’uno sull’altro a priori, ma solo – di volta in volta – in virtù di una resa scenica. La timidezza delle ossa e Volta sono stati presentati in forma di dittico al Teatro Comandini di Cesena nel febbraio 2008, al termine del progetto di produzione e residenza semestrale “Sezione Autonoma” organizzato della Societas Raffaello Sanzio e dalla Regione Emilia Romagna.
La più piccola distanza – Primo Movimento è la prima tappa della produzione che debutterà a VIE Festival Modena il 17 e 18 ottobre 2008. Le attività di Pathosformel rientrano nel progetto FIES Factory One – curato dalla centrale FIES di Dro – di sostegno all’attività produttiva e promozionale di giovani artisti.