La terza edizione di Ipercorpo (quinta in Italia) è localizzata al centro di un ideale crocevia raggiungibile percorrendo i sentieri che abbiamo solcato in questi anni.

Il primo sentiero proviene dallo sguardo gettato sul lavoro di alcuni artisti sempre presenti al festival e costituenti il nucleo iniziale di Ipercorpo, una continuità dovuta alla forza del loro percorso, il cui solco è talmente profondo da essere visibile anche a grandi altezze.

Il secondo sentiero si arrampica a spirale sulla questione musicale attraverso tappe altamente arbitrarie. Il suono cambia e la musica di conseguenza, come in fragile equilibrio sulla sua estrema raggiungibilità
e l’orizzonte della sua negazione. Su questo sentiero abbiamo allestito, giocando di sottrazione, una piccola collezione di spettacoli dalle poetiche rigorose. Spettacoli curati da artisti in grado di fornire risposte tanto chiare quanto soggettive alla questione musicale che ci interessa indagare oggi.

Il terzo sentiero è stato aperto quest’anno attraverso la collaborazione con Itinerario Festival – Circus City (Cesena) e Malafesta (Santarcangelo). Del comunicato poetico di Circus City ci ha interessato il fatto di
pensare lo spazio del circo come luogo deputato alla bellezza dell’azione funambolica che abbiamo declinato invitando artisti che si assumono pienamente questo azzardo rispetto al linguaggio scenico.

Il quarto sentiero giunge dal lavoro svolto nei luoghi di AKSè Crono 2008, convivio e residenza itinerante ideato da gruppo nanou. Ad AKSè viene dedicata la giornata conclusiva del festival con un grande pranzo aperto al pubblico, in piena armonia con il principio ispiratore del progetto che libera energie da dedicare all’approfondimento, allo scambio, allo sviluppo creativo senza assilli produttivi.

Il punto di incontro, il crocevia, riguarda infine una sezione che attraversa il Festival denominata “Paesaggi”, che propone una retrospettiva video ed un’ intervista ad ogni compagnia invitata. Questi collettivi o singoli artisti, visto il prolifico lavoro svolto in questi anni, hanno costruito degli avamposti sui quali ciascuno di noi si può arrampicare con la propria mappa e regalarsi una geografia possibile per vedere meglio, o diversamente, il paesaggio che si mostra a perdita d’occhio davanti a noi, in ogni direzione.

Città di Ebla

Sezione Paesaggi

L’ appuntamento riguarda una proposta di approfondimento fatta a ciascuna compagnia sul lavoro svolto in questi anni. Si aprirà con un video, a testimonianza di alcuni frammenti di scena di spettacoli precedenti a quello mostrato al festival, e proseguirà con un’intervista che ha lo scopo e il piacere di entrare quanto più possibile nel lavoro artistico di ogni realtà teatrale. In alcuni casi, come in quello del Teatro Valdoca, si darà spazio ad una presentazione più articolata visto l’importante lavoro di post produzione svolto su Paesaggio con fratello rotto. In altri si assisterà ad una lezione, come nel caso dell’intervento di Daniel Blanga Gubbay che condividerà con il pubblico alcune questioni teoriche fondanti del suo lavoro scenico. In tutti i casi l’idea è di soffermarsi sull’incredibile fragilità del lavoro scenico e provare a trattarlo con cura.

Giornata AKSè Crono 2008

Ipercorpo 2008 chiuderà domenica 5 ottobre con la giornata AKSè Crono che vivrà il suo momento centrale nel pranzo preparato assieme a tutti coloro che decideranno, su prenotazione, di parteciparvi. Si proseguirà nel pomeriggio con il progetto In Differita proposto da Muta Imago e Lorenzo Letizia e l’ultima parte della Sezione Paesaggi con la presenza delle compagnie di AKSè.

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