Traccia 1 Semenza


Di: Caterina Moroni e Lucio Mattioli
Performer: Caterina Moroni
Scenotecnica: Emiliano Austeri
Produzione: Demetra

C’è un fuoco, una stella, che è un palmo sottoterra e tre dita sotto la pelle di ognuno, tra i semi che fioriranno: forse un’animale, forse un piccolo uomo, di certo vita. Figlio di tutti e proprietà di nessuno. Ascoltando bene, ascoltando dentro, puoi sentirlo: è il momento di venire allo sguardo, di battersi, con nuove armi fatte di niente, poiché l’origine delle cose tutte sta nel piccolissimo, nella fragilità colma di forza di un seme, di un legame, di una solitudine. Se ti lasci guidare, incantare, puoi vederlo. Gli avventori, due alla volta, sono parte fondamentale della performance, coloro che rendono l’azione possibile, coloro che, di fatto, generano la vita. L’altra parte di un cordone ombelicale. Il fiato che ci passa, e il pianto, a tutti uguale, ci tiene, vi riguarda. Nel progetto “Tracce”, da intendersi proprio come l’orma di bestia, lo scambio ed il confronto sono punti fondamentali della ricerca: discipline, persone, luoghi e non-luoghi diversi si incontreranno, si mischieranno. La scommessa è quella di una visione che continua ad alimentarsi, crescere. L’obiettivo è quello di ridestare la coscienza dell’unico individuale potere rivoluzionario, che nasce da uno sguardo diverso sul mondo, uno sguardo ricreatore, tipico della condizione infantile, uno sguardo attento alle minuzie e spigrito.

Caterina Moroni (1982–Terni) attrice ed autrice, comincia la sua attività nel gruppo di ricerca teatrale La Compagnia del Pino, della quale Lucio Mattioli è attore, regista e drammaturgo. Attraverso l’incontro con maestri ed esperienze molto diversi tra loro, tra cui quello decisivo con Chiara Guidi di Societas Raffaello Sanzio, si prova, affonda, forse gioca, si confonde.
Ma soprattutto è la necessità del dire che cresce.