Marco Frattini + Drovag


La dimensione LIVE di questa edizione pone la questione ritmica al centro del palco, dove la variabile TEMPO viene trasformata da due soli di batteria.
 
Marco Frattini, presenta in esclusiva il suo primo “solo set”, commissionato in occasione di “Ultimo Concerto”, il primo e più potente flash mob del periodo pandemico, che l’industria musicale (e nello specifico il settore dei live club) ha portato all’attenzione nazionale. Un turnista eccezionale, che accoglie la sfida di mettersi in gioco – anteprima nazionale – al servizio solo di se stesso e della propria caleidoscopica curiosità ritmica e cromatica. Imperdibile.
 
Segue Drovag, aka Alessandro Vagnoni (Ronin, Bologna Violenta…), che regala al solo una dimensione gentilmente ipertrofica. Lascia a bocca aperta la sua capacità di gestire una tale ricchezza di sequenze, samples ed accordi. Non capita spesso di vedere una band di quattro/cinque elementi condensata nello spazio di una batteria così performante.

Marco Frattini

Batterista, percussionista ed educatore, Marco Frattini comincia giovanissimo lo studio dello strumento frequentando maestri dentro e fuori i confini nazionali, fino ad arrivare al Berklee College of Music ed al New England Conservatory di Boston (perfezionandosi con Bob Moses, Terri Lyne Carrington, Skip Hadden, John Ramsay, Jon Hazilla). Il suo drumming lo porta a muoversi con incredibile fluidità tra lo standard jazz e le sonorità urban e hip-hop più aggiornate, creando un universo ritmico immediatamente riconoscibile. La sua eccezionale versatilità come turnista gli consente di spaziare tra differenti generi, quali appunto il jazz (George Garzone, Howard Levy, Michael Rosen, Tom Kirkpatrick, Randy Bernsen…), il mondo indie (C’mon Tigre, Santobarbaro) e l’elettronica di stampo soul (M+A, Lucifour M). Ha suonato nei più importanti festival quali Glastonbury Festival, Babel Med, Norwich Sound & Vision, Eurosonic Festival, Simple Thing Festival, MTV Days. A Ipercorpo 2021 presenta in anteprima il suo primo “solo set”, ideato durante i periodi di stop alla sua dimensione live.

Drovag

Drovag è un progetto solista di Alessandro Vagnoni (polistrumentista in Bologna Violenta, Ronin, Bushi, The Breakbeast…) Ispirato da artisti come Nate Wood e Deantoni Parks, ha pubblicato il suo album di debutto come one-man-band nel 2018 (eubpdv records), suonando tutti gli strumenti contemporaneamente (batteria, percussioni elettroniche, synth, basso, chitarra, voce) per dare forma ad un originale mix di Synth Pop, Grooves, Trip-Hop e New Wave. Differentemente dagli artisti da cui trae spunto, Drovag non è un progetto dove l’abilità strumentale è in primo piano ma l’obiettivo principale è quello di dare forma a canzoni vere e proprie, evitando il “virtuosismo olimpico”.
Toxin è il secondo album, uscito nel 2021 per l’etichetta inglese All Will Be Well Records, è stato composto e registrato durante il lockdown del 2020. Il processo di scrittura dei brani è partito da una riscrittura completa di idee risalenti a ben 21 anni prima. Dal punto di vista testuale, quest’album è essenzialmente legato ai sentimenti e alle esperienze del suo autore durante le difficili condizioni degli ultimi tempi.