Il corpo come terreno di ricerca


Incontro con Luna Cenere

a cura di: Roberto Fratini

ph. Gianluca “naphtalina” Camporesi

La ricerca originale che Luna Cenere conduce da anni sul proprio corpo è al centro di questo incontro fra l’artista e Roberto Fratini Serafide che analizza il fulcro del suo lavoro coreografico concentrato sul corpo nudo che si relaziona di volta in volta con se stesso, con lo spazio esterno – sia urbano che naturalistico -, con la tecnologia, con la memoria e con la mente. Il corpo di Luna Cenere è una porta che si apre su universi interiori ancestrali e al centro dell’incontro sarà proprio l’analisi di questo suo percorso in cui il corpo si destruttura e diventa quasi altro da sé, senza tuttavia rinunciare alla propria autenticità e alla propria forza di comunicare quello che le parole riescono solo a farci intuire.


L’artista ⎪ Luna Cenere

Non può essere che napoletana Luna Cenere: l’autenticità del suo corpo, spesso nudo in scena, racconta un legame profondo con un’eleganza antica, con la bellezza dell’arte e con lo sgorgare della vita che si respirano solo a Napoli. Ma se le radici affondano in Italia, il suo sguardo è estremamente europeo, come la sua formazione che la vede specializzarsi al SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance per poi prender parte al lavoro di artisti come Anton Lacky e Josef Frucek. Una laurea in Sociologia con indirizzo antropologico la dice lunga sui suoi interessi e sull’orientamento della sua ricerca artistica che la porta a vivere tra Napoli e Bruxelles. Luna Cenere esplora il corpo per cogliere le relazioni con l’interiorità più profonda di ciascuno di noi, si spinge ad osservare le interazioni con lo spazio, con le tecnologie e dopo l’esperienza da interprete firma le sue coreografie trovando uno stile unico ed estremamente originale che ha preso il via con il pluripremiato solo Kokoro, già ospite di Ipercorpo.