UNLOCK


Da un’idea di: Anna Basti
Elaborazione e messa in scena: Anna Basti, Chiara Caimmi
Con: Anna Basti, Chiara Caimmi
Direzione tecnica e disegno luci: Maria Elena Fusacchia
Collaborazione tecnica: Chiara Kadia Baston
Musiche: Iva Stanisic / Yva and the Toy George
Assistenza fonica: Lukas Wildpanner
Supporto tecnologico: Alessandro Petrone, Francesco Castrovilli
Con il sostegno di: Inteatro Residenze, Centrale Fies, KOMM TANZ/Teatro Cartiera residenze, Compagnia Abbondanza/Bertoni
In collaborazione con il: Comune di Rovereto
Con il sostegno di: Muta Imago

ph. Paola Porto

I piedi fasciati delle donne cinesi, gli anelli al collo delle donne Kayan, il corsetto: strumenti per modellare la figura del corpo femminile e renderla più piacevole o dispositivi di controllo? Si può superare un’immagine del femminile legata soltanto alla grazia, all’armonia e al rassicurante? UNLOCK è una sfida ai modelli sociali, a volte invisibili, che attraverso il corpo condizionano anche il pensiero. In questa performance, fortemente fisica ed energica, Anna Basti e Chiara Caimmi cercano di riappropriarsi dei loro corpi costretti dai lacci di un corsetto. Vacillano, la voce è innaturale, il respiro affaticato. Cercano qualcosa che le renda veramente libere, senza vincoli di voce e movimento. Quale sarà il risultato di questa fuga?


Le artiste ⎪ Anna Basti e Chiara Caimmi

Anna Basti e Chiara Caimmi incrociano i loro percorsi artistici nel 2012 e dal 2016 cominciano a lavorare insieme, accomunate dal desiderio di indagare la realtà attraverso il corpo. Questa indagine prende forma inizialmente nel progetto di ricerca Relax_nothing is under control, incentrato sugli effetti dei dispositivi di controllo sui nostri corpi, che verrà poi declinato nel progetto UNLOCK. Parallelamente avviano un percorso di condivisione ed apertura delle tematiche e delle pratiche coinvolte nelle loro ricerche, attraverso Unlocking, dispositivo laboratoriale e performativo. Il loro approccio alla scena è informato dai vari linguaggi che hanno singolarmente attraversato e che ad oggi si contaminano vicendevolmente, con l’obiettivo di porre il corpo in situazioni concrete in cui possa agire e reagire agli stimoli, emancipato da qualunque obbligo rappresentativo fine a se stesso.

Riprese e montaggio di Fabiana Piscitelli